Seconda commissione – Linee guida per ricognizione e classificazione aree strategiche della mobilità regionale. Riduzione plastica monouso. Concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico

10 febbraio 2022

 

(Arv) Venezia 10 feb. 2022 -        La seduta odierna della Seconda commissione consiliare permanente, presieduta da Silvia Rizzotto (Lega/LV), vicepresidente Jonatan Montanariello (Pd), si è aperta con l’illustrazione del parere alla Giunta regionale in merito alla PAGR n. 134 "Norme tecniche del PTRC - Linee Guida per le aree strategiche ai fini della mobilità regionale afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade a pedaggio e alle stazioni della rete ferroviaria regionale".

Ai sensi dell’articolo 40, comma 4°, ‘Aree afferenti ai caselli autostradali, agli accessi alle superstrade e alle stazioni della Rete ferroviaria regionale’ delle Norme Tecniche del nuovo PTRC - Piano Territoriale Regionale di Coordinamento – nell’ambito del titolo V ‘Mobilità’ - le Linee guida sono disposte dalla Giunta regionale sentita la competente commissione consiliare e i Comuni territorialmente interessati, e sono indirizzate a Province, Città Metropolitana di Venezia e Comuni. Hanno obiettivi generali e strategici, la cui coerenza verrà valutata in sede di Valutazione Ambientale Strategica. Rispetto alla pianificazione comunale, nell’ottica di una collaborazione con gli Enti Locali, viene chiesta una particolare attenzione per efficientare la mobilità e salvaguardare le aree strategiche nell’ambito della riqualificazione urbanistica. Le Linee guida contengono la ricognizione e la classificazione delle aree ritenute strategiche con riferimento al grado di interesse pubblico ai fini della mobilità regionale: caselli autostradali e delle superstrade a pedaggio, stazioni ferroviarie di Alta Velocità/Alta capacità, stazioni e fermate della Rete ferroviaria regionale. Nella prossima seduta, dopo aver acquisito il parere del CAL – Consiglio delle Autonomie Locali - la commissione esprimerà sul provvedimento il parere di competenza alla Giunta.

Con i voti della maggioranza è stata approvata la Proposta di legge n. 108, di iniziativa del consigliere Gabriele Michieletto (Lega/LV), “Modifiche alla L.R. 14 aprile 2020, n. 11, 'Misure urgenti per la riduzione dell'utilizzo delle bottiglie di plastica monouso attraverso la promozione dell'uso di acqua alla spina'”. Il provvedimento verrà trasmesso alla Prima commissione per acquisire il parere di competenza in merito alla clausola di neutralità finanziaria.

Sul Pdl, il CAL ha espresso all’unanimità il parere di competenza, chiedendo che i Comuni non siano gravati di ulteriori oneri, soprattutto che non vi sia l’obbligo di installare le casette dell’acqua. Pertanto, è stato modificato l’articolato recependo il parere del CAL: non si pone in capo ai Comuni alcuna obbligatorietà, ma solo la facoltà di porre in essere i diversi adempimenti indicati dalla proposta normativa, a iniziare dall’installazione delle casette dell’acqua. Vengono introdotte semplificazioni e accordato più tempo alle Amministrazioni Pubbliche locali per adempiere agli oneri previsti: da due a cinque anni per installare gli erogatori di acqua alla spina all’interno dei loro edifici; sempre entro cinque anni, i Comuni, accertata la sussistenza di condizioni locali compatibili con le esigenze sanitarie in materia di tutela della salute umana, possono provvedere all’individuazione di aree pubbliche destinate all’installazione delle casette dell’acqua.

È stato esaminato l’articolato del Progetto di legge n. 75 della Giunta regionale "Disposizioni concernenti le concessioni di grandi derivazioni d'acqua a uso idroelettrico in attuazione dell'articolo 12 del DL 16 marzo 1999, n. 79, 'Attuazione della Direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica"'. Sul provvedimento verranno aperte le consultazioni con i soggetti portatori di interesse. La proposta normativa, già illustrata dall’Assessore regionale Bottacin nel corso dell’estate 2021 (oggi presente durante l’esame in commissione), definisce modalità e procedure di assegnazione delle concessioni di grandi derivazioni d'acqua a scopo idroelettrico che arrivano a scadenza o sono già scadute e non ancora riassegnate, o sono decadute oppure oggetto di rinuncia.